Consigli e approfondimenti

I danni del sole alla pelle del viso e del corpo

L’esposizione al sole è una delle abitudini più piacevoli e salutari se effettuata con criterio: stimola la produzione di vitamina D, migliora l’umore e ha effetti benefici su alcune patologie cutanee. Tuttavia, un’esposizione prolungata e non protetta ai raggi solari può causare danni significativi alla pelle, sia del viso che del corpo. Approfondiamo quindi insieme quali sono i rischi.

I raggi UV: cosa sono e perché sono pericolosi

I raggi ultravioletti (UV) sono onde elettromagnetiche emesse dal sole, suddivise in tre tipi: UVA, UVB e UVC. I raggi UVC sono bloccati dall’atmosfera terrestre, mentre UVA e UVB raggiungono la superficie e sono responsabili della maggior parte dei danni cutanei.

  • UVA: penetrano in profondità nella pelle, accelerano l’invecchiamento cutaneo e contribuiscono alla formazione di radicali liberi.
  • UVB: più intensi ma meno penetranti, sono i principali responsabili delle scottature e dei danni diretti al DNA delle cellule cutanee.

L’esposizione cronica a questi raggi, senza adeguata protezione, può causare danni cumulativi e irreversibili.

La radiazione ultravioletta (UV) fa parte dello spettro elettromagnetico ed è compresa tra la luce visibile e i raggi X, con lunghezze d’onda che vanno da 100 a 400 nanometri (nm). Si suddivide in tre categorie principali:

  • UVC (100–280 nm): completamente assorbiti dallo strato di ozono atmosferico, non raggiungono la superficie terrestre
  • UVB (280–315 nm): parzialmente assorbiti dall’atmosfera, circa il 5% dei raggi UV che arrivano sulla superficie terrestre.
  • UVA (315–400 nm): non vengono filtrati dall’atmosfera, rappresentano circa il 95% dei raggi UV che colpiscono la Terra.

Ma quali sono davvero i rischi biologici connessi a queste onde elettromagnetiche?

 1) Stress ossidativo: i raggi UVA inducono la formazione di radicali liberi, molecole instabili che danneggiano lipidi, proteine e DNA cellulare.

2) Fotoinvecchiamento: gli UVA sono i responsabili dell’invecchiamento cutaneo precoce (rughe, perdita di elasticità, macchie).

3) Danni al DNA: sebbene in modo indiretto (tramite ROS), gli UVA contribuiscono alle mutazioni genetiche che possono innescare tumori cutanei.

4) Modulazione del sistema immunitario: gli UVA alterano la risposta immunitaria cutanea, facilitando l’insorgenza di infezioni e neoplasie.

5) Eritema solare: gli UVB sono i principali responsabili delle scottature, provocando infiammazione acuta della pelle.

6) Danno diretto al DNA: gli UVB inducono la formazione di dimeri di timina, una lesione specifica che, se non riparata, può portare a mutazioni genetiche.

7) Immunosoppressione locale: come gli UVA, anche gli UVB alterano le cellule di Langerhans nella pelle, riducendo la sorveglianza immunitaria.

 

Scottature solari: il danno acuto più frequente

Le scottature sono tra i danni più comuni e immediati dovuti all’esposizione solare. Si verificano quando la pelle assorbe più radiazioni UVB di quante possa tollerare, provocando:

  • Rossore
  • Dolore e bruciore
  • Gonfiore
  • Vescicole nei casi più gravi
  • Desquamazione dopo alcuni giorni

Oltre al fastidio momentaneo, le scottature ripetute, soprattutto in età giovanile, aumentano drasticamente il rischio di sviluppare melanomi e altre forme di cancro della pelle in età adulta.

Fotoinvecchiamento: l’età della pelle non corrisponde a quella anagrafica

Il fotoinvecchiamento è l’invecchiamento prematuro della pelle causato dall’esposizione ai raggi UVA. È caratterizzato da:

  • Rughe profonde e precoci
  • Perdita di elasticità e tono
  • Secchezza cutanea cronica
  • Macchie scure (lentigo solari)
  • Aspetto ispessito e ruvido

Il viso, il collo, il décolleté e il dorso delle mani sono le aree più colpite, proprio perché più frequentemente esposte. Questo tipo di invecchiamento è ben distinguibile da quello cronologico: chi si espone frequentemente al sole senza protezione presenta segni visibili già in giovane età.

Iperpigmentazioni e discromie: le macchie solari

Una delle conseguenze più visibili del danno solare sono le macchie cutanee. Tra le più comuni:

  • Lentigo solari: macchie marroni, piatte, spesso multiple e localizzate su viso, spalle e mani
  • Melasma: macchie brune irregolari, spesso legate anche a fattori ormonali (gravidanza, pillola anticoncezionale).
  • Iperpigmentazione post-infiammatoria: dopo brufoli, scottature o traumi cutanei, l’esposizione al sole può fissare la macchia scura in modo duraturo.

Questi inestetismi sono spesso difficili da trattare e richiedono trattamenti dermatologici mirati.

Tumori cutanei: il rischio più grave

L’effetto più grave e temuto dell’esposizione solare incontrollata è lo sviluppo di tumori della pelle. I più comuni sono:

  • Carcinoma basocellulare: il più diffuso, a crescita lenta, localizzato spesso su viso e collo.
  • Carcinoma spinocellulare: più aggressivo, può evolvere se non trattato.
  • Melanoma: il più pericoloso, origina dai melanociti e può metastatizzare rapidamente.

La prevenzione attraverso la protezione solare è la prima e più importante difesa contro queste patologie, assieme al controllo periodico dei nei.

Danni alla barriera cutanea e sensibilizzazione

Il sole può indebolire la barriera cutanea, rendendo la pelle più secca, disidratata e soggetta a irritazioni o dermatiti. Alcune persone sviluppano vere e proprie allergie al sole, come:

  • Lucite estiva: eruzione pruriginosa su décolleté e braccia.
  • Fotodermatiti: reazioni avverse in presenza di sostanze fotosensibilizzanti (profumi, farmaci, piante).


Come proteggere la pelle: consigli pratici per l’estate

  1. Utilizzare creme solari ad ampio spettro
  • Scegliere un filtro SPF 30 o superiore
  • Applicare 20-30 minuti prima dell’esposizione
  • Riapplicare ogni 2 ore e dopo il bagno
  1. Esporsi in modo intelligente
  • Evitare il sole tra le 11:00 e le 16:00
  • Prediligere l’ombra e utilizzare cappelli a tesa larga e occhiali con filtro UV
  1. Proteggere anche il corpo
  • Usare indumenti leggeri ma coprenti
  • Non dimenticare zone come collo, orecchie, dorso delle mani, piedi
  1. Idratare e nutrire la pelle
  • Dopo il sole, usare doposole lenitivi con aloe vera, pantenolo o burro di karité
  • Bere molta acqua per mantenere l’idratazione cutanea
  1. Fare attenzione ai bambini e agli anziani
  • La pelle dei bambini è più sottile e delicata: mai esporli direttamente al sole nei primi mesi di vita.
  • Anche gli anziani, con pelle più fragile, necessitano di particolare protezione.

Il sole è una fonte di energia e benessere, ma può anche trasformarsi in un nemico silenzioso della salute della pelle. I danni causati dall’esposizione solare non protetta non sono solo estetici, ma anche potenzialmente pericolosi per la salute. La prevenzione è l’arma più efficace: con piccoli gesti quotidiani e un po’ di attenzione, possiamo goderci l’estate senza rischi, mantenendo la pelle sana, giovane e protetta.

Godetevi il sole, ma fatelo con intelligenza!